Il Relais e il Glamping BeVedetta si trovano totalmente immersi nel Parco Naturale delle Bandite di Scarlino: 6.000 ettari di natura selvaggia, compresi all’interno del territorio dei comuni di Scarlino, Castiglione della Pescaia e Gavorrano. Un mix di verdi colline, che costituiscono l’appendice naturale dalle Colline Metallifere, un’area archeomineraria di rara bellezza, che a destra incontra la sponda nord-occidentale di Poggio Ballone, dove forma l’omonimo promontorio che si affaccia sul Golfo di Follonica.
Delle Bandite fa parte anche l’area naturale protetta delle Costiere di Scarlino: un’oasi faunistica molto bella ed un rifugio per numerose specie animali come anatre, germani e upupe. Qui si incontrano alcune tra le più belle spiagge della Toscana, raggiungibili solo a piedi o via mare. Tra le più caratteristiche ci sono Cala Francese e Cala Martina, legata storicamente a doppio filo alla figura di Giuseppe Garibaldi; Cala Violina una baia sabbiosa conosciuta per il suono che produce quando ci si cammina sopra e Cala Civette una spiaggia selvaggia, l’ultima di questa riserva naturale.
Il Geoparco delle Colline Metallifere è nato nel 2002 e dal 2010 fa parte dei geoparchi riconosciuti dall’UNESCO, questa particolare area della Maremma Toscana e i presidi industriali sono inseriti nel network europeo che prende il nome di “Tuscan Mining Geopark”. È una delle realtà più interessanti di tutta la Maremma che rende la zona delle Colline Metallifere particolarmente attraente. Il parco è compreso all’interno dei territorii comunali di Follonica, Scarlino, Gavorrano, Massa Marittima e Monterotondo Marittimo. La valorizzazione del patrimonio territoriale che ricade all’interno del parco viene attuata tramite le cosiddette “Porte del Parco”, uffici turistici e musei dislocati nei vari comuni interessati. Le porte hanno la funzione di informare i visitatori sui temi che hanno caratterizzato la storia di questa terra: siti minerari, centri culturali e riserve naturali.
Il patrimonio forestale di questa area costituisce l’elemento naturalistico principale. Il Parco, è per oltre due terzi composto da boschi, nei quali trovano rifugio numerose specie animali, tra cui rapaci e ungulati.
L’aspetto più emblematico e affascinante del parco è la sua topografia: milioni di anni fa proprio con l’emergere della terra dal mare, avvenuto nel periodo che prende il nome di miceno, si verificò uno scontro tra due placche tettoniche convergenti, il quale ha portato alla formazione di siti geologici misteriosi.
Tra i più particolari c’è il geosito del torrente Farma che vanta una storia di oltre 250 milioni di anni, ma anche la zona nota del calcare rosso ammonitico che caratterizza le Cornate di Gerfalco, formatosi oltre 190 milioni di anni fa.
Il luogo più misterioso e affascinante di tutto il Geoparco sono le “Biancane” un’area situata nell’ex Centrale dei Lagoni Boraciferi di Monterotondo Marittimo, dove è anche allestito il MUBIA ovvero il nuovo museo geologico del Parco delle Colline Metallifere. Qui è possibile ammirare suggestive manifestazioni di fenomeni di vulcanesimo secondario quali: solfatare, fumarole e pozze di fango termale. Immaginate di percorrere i sentieri che giungono fino a queste zone, un viaggio in panorami surreali, gli occhi vi si riempiono di forme e colori bizzarri, mentre l’aria che respirerete avrà il sentore di terra bagnata, ma anche quello di “uovo marcio” emesso dalle pozze sulfuree. Un’esperienza unica, una sorta di incontro mistico con madre natura che investe tutti i nostri sensi.
Il Parco delle Colline Metallifere è noto per la sua ricchezza di minerali che hanno rappresentato la fonte economica principale della zona fino ai primi anni ottanta sello scorso secolo. In queste aree venivano infatti estratti materiali come il rame, l’allume, la pirite e solfuri misti che hanno influenzato e contribuito allo sviluppo della configurazione attuale economico-sociale del territorio. Presso le Porte del Parco delle Colline Metallifere avrete modo di visitare anche alcuni dei musei più interessanti della Maremma, i quali offrono un approfondimento specifico tra l’aspetto naturale di questo luogo e lo sviluppo umano che ne è derivato.
Il Parco dell’Uccellina è la riserva naturale più grande e interessante della Maremma. Si tratta di una vasta area protetta istituita nel 1975 all’interno del più ampio Parco Regionale, che si estende lungo le pianure di Maremma e comprenda sia la zona dei Monti dell’Uccellina, ricoperti da una fitta macchia mediterranea, sia l’area costiera di Principina a Mare e Talamone. Il parco si estende per oltre 9800 ettari e ospita una varietà incredibile di specie animali, alcune molto rare come il fenicottero e il falco pescatore ma anche piante secolari di estrema bellezza. Una zona molto vasta tanto da essere stata suddivisa in 5 sotto aree protette:le zone palustri e umide della Trappola e della foce dell’Ombrone, il Paduletto di Collelungo, la fascia costiera Porto Vecchio, Cala Francese e Cala Rossa, la bella area boscata Scoglio della Lepre e la zona conosciuta con il nome di Fosso del Treccione.
All’interno del parco dell’Uccellina si trova un’ampia rete di sentieri da scegliere a seconda della stagione, della durata e del grado di difficoltà. Gli itinerari possono essere affrontati in gruppo, singolarmente o con l’ausilio di una guida. Inoltre è possibile effettuare le visite al parco a cavallo, in carrozza, in bicicletta e in canoa.
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